Sull’onda della campagna “Endless Ocean 2.0.”, lanciata in Europa dalla community Friends of Glass e sostenuta in Italia da Assovetro, si sta riscoprendo il valore del vetro, quale imballaggio.

E lo si fa per una giusta causa: salvare il mare dall’inquinamento, soprattutto dalla plastica!

In tale ottica, attivando una sorta di call to action, alcuni supermercati hanno addirittura istallato delle casse particolari, che attivano un “grazie” speciale dei delfini, ogni volta che un prodotto in vetro viene scansionato. 

Alla base di tale iniziativa, la condivisibile convinzione che ognuno – nel proprio piccolo – può avere un ruolo attivo nella protezione dei nostri mari a cominciare dalle azioni più semplici, come ad esempio comprare una bottiglia in vetro in più alla settimana.

Il vetro, dunque, quale soluzione contro un uso indiscriminato della plastica, ma anche degli altri imballaggi, quali ad esempio quelli in carta, alluminio, legno, che si presentano di più difficile gestione.

Il vetro, infatti, risulta l’imballaggio più “amico del mare” che si possa trovare sugli scaffali dei supermercati ed è 100% riciclabile.

Fatto questo di non poco conto, visto che il consumo degli imballaggi sul solo mercato nazionale si attesta intorno a 13,1 milioni di tonnellate annue, con un incremento  di 361 mila tonnellate rispetto al 2016 (+ 2,8%). 

E non solo. 

La quantità di imballaggi avviati a smaltimento rappresenta ancora il 22% dell’immesso in consumo (quasi 2,9 milioni di tonnellate), con un incremento rispetto al 2016 di circa 76 mila tonnellate (+ 2,7%)1.

Perché associo il vetro agli imballaggi?

Ebbene, secondo la direttiva  n. 2004/12/CE2 – recepita nel nostro ordinamento dal D.Lgs 152/2006 – per imballaggio si intende  il prodotto (composto di materiali di qualsiasi natura), adibito a contenere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, ad assicurare la loro presentazione3.

La stessa bottiglia di coca cola è dunque un imballaggio, in quanto finalizzata a contenere, proteggere e garantire l’arrivo in sicurezza al consumatore del prodotto che contiene.

In una società in cui l’eliminazione dei contenitori è ancora un’utopia (sono ancora pochi ad es. i supermercati totalmente privi di imballaggi e quindi con soli prodotti sfusi), la vera differenza viene dunque fatta dal tipo di materiale del quale l’imballaggio è costituito.

Inoltre, nonostante la gestione degli imballaggi venga sempre di più affidata alla prevenzione, al riciclaggio e al recupero – nonché all’applicazione del principio del chi inquina paga, anche attraverso l’introduzione di sistemi di responsabilità estesa del produttore del prodotto4 – la vera differenza viene fatta dalle scelte consapevoli dei cittadini, in grado di influenzare le stesse dinamiche del mercato. 

E dunque, scegli il Vetro.

Scegli il Vetro quando vai al supermercato.
Scegli il Vetro durante gli aperitivi.
Scegli il Vetro alle cene.
Scegli il Vetro quando devi arredare casa.
E perché no scegli il Vetro anche a lavoro.
Scegli il Vetro e quindi scegli la Vita.

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